Nel corso di sette mesi, un uomo ha perseguitato la moglie per mezzo di atti intimidatori e comportamenti molesti. La vittima riceveva sms dal contenuto spiacevole, veniva seguita in strada, importunata in auto e tormentata anche sul posto di lavoro, con insulti e minacce.
La notizia riporta nel dettaglio le ingiurie rivolte alla donna, mancando però di evidenziarne l’impatto sulla persona della vittima, che sarebbe invece unico elemento rilevante.
La sterile trascrizione delle suddette offese risulta inutile alla narrazione ed evidentemente effettuata con solo intento scandalistico. Così, la neutralità del tono dell’articolo, apparentemente onesta e professionale, diventa ennesimo indicatore dell’incapacità dei media italiani di raccontare la violenza in tutta la sua devastante, insidiosa, ordinaria concretezza.
La descrizione è stata redatta dalla studentessa Anna Alzani.