Tribunale Napoli, sez. V, 17/04/2020, n. 2055

Il caso portato all’attenzione del Tribunale di Napoli aveva ad oggetto le reiterate aggressioni verbali ed intimidazioni realizzate dal marito nei confronti della moglie. 
Il Tribunale di Napoli, sul punto di decidere sulla configurabilità del reato di maltrattamenti, osserva che «non è richiesta una totale soggezione della vittima all’autore del fatto, in quanto la norma, nel reprimere l’abituale attentato alla dignità e al decoro della persona, tutela la normale tollerabilità della convivenza; ne consegue che anche le sporadiche reazioni vitali ed aggressive della vittima non consentono di escludere lo stato di soggezione della persona offesa a fronte dei soprusi abituali posti in essere dal maltrattante, né, tanto meno, consentono di escludere la sussistenza dell’elemento psicologico, che deve consistere nella coscienza e volontà di sottoporre la persona di famiglia ad un’abituale condizione di soggezione psicologica e di sofferenza».