Tribunale di Bari, sez. I, 17/02/2021, n. 612

«Relazioni extraconiugali» e «condotte ingiuriose e violente […], perpetrate molto spesso anche dinanzi ai figli nonché nei loro confronti», irrispettose «dei doveri nascenti dal matrimonio». Queste sono le principali accuse mosse nei confronti del proprio coniuge dalla ricorrente dinanzi al Tribunale di Bari, che esprime il proprio giudizio con la sentenza n. 612 del 2021. Sul punto, l’autorità indicata dichiara, in particolare, la separazione tra i coniugi e accerta l’addebito della stessa al resistente, considerando, oltre tutto, l’orientamento della «giurisprudenza di merito» rispetto al tema. Quest’ultima, infatti, conviene «nel ritenere anche la violenza psicologica una causa di addebito della separazione, allorquando il coniuge si sia reso colpevole di ripetuti atteggiamenti ostili, insulti, minacce e vessazioni nei confronti dell’altro che abbiano di fatto reso impossibile la convivenza e causato una insanabile frattura nel rapporto coniugale».

La descrizione è stata redatta dalla studentessa Silvia Migliorati.