Nel caso I.M e altri contro Italia, la Corte Edu ha ritenuto violato l’art. 8 CEDU ai danni di due minori e della madre di questi.
Il caso trae origine dalla decisione delle autorità nazionali di autorizzare incontri tra i minori e il padre, tossicodipendente, alcolizzato e nei cui confronti pendeva un procedimento per maltrattamenti ai danni della madre. Gli incontri tra padre e figli sarebbero dovuti avvenire in luoghi protetti e alla presenza di un supporto psicologico per i minori, ciò non è sempre avvenuto.
La Corte EDU ha ritenuto che i giudici nazionali non abbiano assicurato l’interesse superiore dei minori permettendo che avvenissero incontri che hanno alterato l’equilibrio psicologico ed emotivo dei bambini. Inoltre, la decisione di sospendere la potestà genitoriale della madre – resa a seguito del rifiuto di continuare a portare i figli agli incontri – non è stata motivata con ragioni pertinenti e sufficienti. In aggiunta, secondo la Corte EDU, il giudice ha presunto il comportamento della madre “ostile” agli incontri tra padre e figli e, nelle sue valutazioni, non ha tenuto conto del procedimento per maltrattamenti a carico del padre.
La descrizione è stata redatta dallo studente Giulio Carzaniga.