Cass. pen., sez. III, 27/06/2017, n. 45963

Con la presente pronuncia, la Suprema Corte ha statuito che il Comune nel cui territorio è stato commesso il reato sessuale è legittimato a costituirsi parte civile al fine di ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivati dall’offesa.
Nello specifico, la Corte ha deciso che «in tema di reati sessuali, il Comune nel cui territorio il reato è stato commesso, in quanto statutariamente e concretamente impegnato contro la violenza alle donne, è legittimato a costituirsi parte civile onde ottenere il risarcimento dei danni morali e materiali derivati dall’offesa, diretta ed immediata, dello scopo sociale, perseguito, come nel caso in esame, attraverso il finanziamento e la diretta erogazione di servizi specificamente rivolti alle vittime di violenza sessuale (Sez. 3, n. 29905 del 09/06/2011, M., Rv. 25066)».