Il 6 maggio 2025, dalle ore 14.30 alle 17.30, presso la Sala Malliani dell’Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 3), si terrà un incontro di studio dedicato all’approfondimento del tema dell’allontanamento del minore dal nucleo familiare nei casi di violenza di genere, analizzato attraverso una prospettiva costituzionale e con particolare attenzione alla prassi giuridica milanese.
Ad aprire l’evento saranno Maria Carla Gatto, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano, Fabio Roia, Presidente del Tribunale di Milano, e Irene Pellizzone, Delegata dell’Università degli Studi di Milano per la prevenzione del fenomeno della violenza di genere. A seguire, verranno presentati i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio sulla Violenza contro le Donne – Unimi, frutto del lavoro di dottorande, laureate e studentesse impegnate nell’analisi dei casi e delle dinamiche istituzionali connesse all’allontanamento dei minori nei contesti familiari segnati da violenza.
Il cuore dell’iniziativa sarà una tavola rotonda moderata dall’Avvocata Silvia Belloni, Presidente dell’Associazione Rea, che vedrà il confronto diretto tra figure chiave del sistema giudiziario milanese. Interverranno infatti Anna Cattaneo, Presidente della IX sezione civile del Tribunale di Milano, Maria Letizia Mannella, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Paola Ortolan, Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, e Luca Villa, Procuratore della Repubblica presso il medesimo Tribunale.
Le considerazioni conclusive saranno affidate alla Professoressa Marilisa D’Amico, Ordinaria di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano e Coordinatrice di Human Hall.
L’incontro rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto tra magistratura, accademia e società civile su un tema di profondo rilievo sociale e giuridico, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza e comprensione delle implicazioni normative e istituzionali legate alla protezione dei minori e alla prevenzione della violenza di genere.