La religione: un pretesto per giustificare maltrattamenti?

In un bosco di Roma si stava per verificare l’ennesima tragedia nei confronti di una donna: un uomo estremamente religioso ha provato ad indurre i figli a lapidare la madre, accusandola di adulterio. 

La donna racconta di essere stata vittima di continui insulti, minacce, controlli ed interrogatori per due anni: tutto ciò era giustificato dal marito dicendo che erano le giuste punizioni per aver violato la religione cristiana.  

L’uomo coinvolgeva anche i figli nelle perpetue violenze, fisiche e psicologiche: dovevamo trovare le prove del tradimento controllando telefono, borsa e agenda. 

L’incubo è terminato quando la donna, spaventata dall’ultimo episodio, ha deciso di sporgere denuncia e rivolgersi al centro antiviolenza. 

La descrizione è stata redatta dalla studentessa Elisa Cagnin.