Mercoledì 23 ottobre Gisèle Pelicot ha testimoniato per la seconda volta in uno dei processi più seguiti degli ultimi anni in Francia: gli imputati sono 51 uomini accusati di averla stuprata mentre era priva di sensi, con la complicità del suo ormai ex marito, Dominique Pelicot.
L’uomo per dieci anni avrebbe sedato la moglie somministrandole un farmaco ansiolitico, si sarebbe accordato con gli altri uomini consentendo loro di stuprarla e avrebbe filmato tutto.
Nonostante la legge francese consenta nei casi di violenza sessuale, di chiedere di mantenere l’anonimato e la privacy, Gisèle Pelicot ha scelto un processo a porte aperte, per dare a tutte le donne vittime di stupro il coraggio di denunciare.
È riferendosi anche a queste ultime che durante la sua testimonianza la signora Pelicot ha dichiarato: “Non voglio più che provino vergogna. La vergogna non dobbiamo provarla noi, sono loro che devono provarla”.
La donna denuncia così la cultura dello stupro e l’urgenza di eradicarla e prosegue: “Esprimo qui soprattutto la mia volontà e la mia determinazione a cambiare questa società”.
Il processo, che sta avendo luogo nel tribunale penale di Vaucluse, dovrebbe concludersi il 20 dicembre. Dominique Pelicot, ha già confessato i crimini agli investigatori e come gli altri 50 imputati rischia, se condannato, fino a 20 anni di carcere.