Il 31 ottobre 2019 su un noto quotidiano nazionale si leggeva la storia di una ragazza che, a distanza di diciotto anni, si ritrovava ad essere nuovamente perseguitata dal suo violentatore.
Infatti, dopo aver subito atti persecutori all’età di dodici anni, l’uomo, allora diciottenne, veniva condannato alla reclusione.
All’uscita dal carcere, l’uomo ha ricominciato a tormentare la ragazza attraverso diversi comportamenti configurabili come stalking. Prima di tutto, la persecuzione è avvenuta mediante il web (cyberstalking), dove alla donna sono stati inviati video di molestie compiute su altre vittime. Dopodiché, lo stalker ha cominciato a pedinarla al lavoro.
Infine, malgrado gli aiuti dei datori di lavoro e dei carabinieri, che hanno tentato di spostarla in altre sedi e di proteggerla, il trentaseienne ha iniziato a minacciare di uccidere la giovane e di tagliarla a pezzi.
La descrizione è stata redatta dalla studentessa Federica Marino.