In seguito allo scoppio della guerra tra Ucraina-Russia, il governo ucraino ha consentito l’espatrio di donne, bambini e anziani mentre gli uomini sono stati obbligati a restare a combattere.
In questa terribile tragedia è sorto, però, un problema, anzi, una vera e propria violenza: le donne transgender sono state bloccate alla frontiera, intrappolate da un documento che non le riconosce ancora come donne.
A denunciare questa violazione vi sono molte associazioni LGBTQ+ oltre a Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay per i diritti LGBT+ che ribadisce l’importanza di un’azione immediata poiché, così come per le altre donne ucraine, vi è il rischio di violenza e uccisione da parte di soldati russi.
La descrizione è stata redatta dalla studentessa Michela Croci.