Il 31 marzo 2022 un quotidiano messinese riportava la notizia di una giovane donna incinta all’ottavo mese di gravidanza, picchiata selvaggiamente dal padre del piccolo in grembo, vivo per miracolo, di fronte agli altri due figli di 5 e 4 anni.
I tentativi di fuggire sono stati vani e la donna ha subito lesioni che hanno richiesto il ricovero in un nosocomio cittadino.
La donna aveva già denunciato il compagno per violenze qualche ora prima dell’accaduto e questi era stato allontanato da casa.
Ancora una volta è utile interrogarsi sul perché non abbia funzionato il meccanismo previsto dalla normativa in materia di protezione delle donne dalla violenza domestica. Limiti delle procedure o limiti culturali ed economici che non consentono alle donne di fuggire definitivamente dai compagni “orchi”?
La descrizione è stata redatta dalla studentessa Camilla Cavallaro.