La Corte d’Appello di Roma, con il provvedimento che si legge in allegato, ha applicato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di dimora nel comune di residenza, ad un soggetto ritenuto pericoloso, ai sensi degli artt. 4 lett. c) e 1 lett. c), nonché art. 4 lett. i-ter d.lgs. n. 159 del 2011, prescrivendogli altresì di non avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dal coniuge e dai due figli minorenni, con l’ulteriore prescrizione, ove dovesse incontrarli casualmente, di allontanarsi immediatamente per una eguale distanza.
La decisione è di particolare interesse per due motivi: in primo luogo, sul versante del merito, perché la pericolosità sociale è stata accertata dai giudici della Corte d’Appello di Roma sulla base di una sentenza per maltrattamenti, realizzati proprio nei confronti della moglie e dei figli; in secondo luogo, perché la pronuncia in oggetto ribalta, con un’ampia e ricca motivazione, una prima decisione del Tribunale che aveva respinto la richiesta di applicazione della misura da parte del pubblico ministero.